chi ti scrive: Brigate di Solidarietà e per la Pace (BRISOP)
brisop@inventati.org
http://brisop.noblogs.org
il motivo della lettera: informare e ricevere appoggio intorno ad una decisione che vuole superare obiettivi e strutture espressi ed imposti dalla cosiddetta “cooperazione internazionale allo sviluppo”;
da chi e dove è stata assunta la decisione: da ALCUNI MOVIMENTI POPOLARI DEL SUD DEL MONDO, riunitisi a fine di settembre 2008 a Zugliano (Udine).
IN MERITO AL CONTENUTO DELLA DECISIONE[1]:
che ormai i tempi siano maturi per iniziare a costruire una “cooperazione internazionale dal basso” che sostituisca/abolisca le regole, diciamo così, su cui poggia l’inadeguato, incoerente, e dannoso circo conosciuto come “Aiuto Pubblico allo Sviluppo”, lo si avverte. Che ciò che si conosce come COOPERAZIONE venga sempre più manifestandosi come uno degli strumenti di controllo e di egemonia delle oligarchie del Nord sulle classi popolari, lo si percepisce. Ed un primo passo, di una marcia che sarà certamente lunga, per rendere concreta questa avvertenza e questa percezione, è stato fatto da alcuni movimenti ed organizzazioni popolari del Sud del mondo alla conclusione del °IV Incontro Internazionale “Territorio e Vita”, a Zugliano.
L’Assemblea Generale dei delegati delle organizzazioni partecipanti ha infatti approvato una proposta -tra altre presentate dai distinti movimenti- di cui noi, come BRISOP, siamo i coautori ed i portatori.Questa proposta, che in quanto approvata diviene DECISIONE, sostiene le necessità CHE:
I FONDI DELL’AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO SIANO GESTITI DIRETTAMENTE, SENZA ALCUN INTERMEDIARIO, DALLE ORGANIZZAZIONI POPOLARI DEL SUD DEL MONDO, CHE NE SONO LE UNICHE E LEGITTIME DESTINATARIE.Ovvero, CHE LA SCELTA DI COME E DOVE DESTINARE QUESTE RISORSE -che i cittadini del Nord del mondo mettono a disposizione per mitigare i danni che le politiche neoliberiste dei loro governi causano- SIA UN RICONOSCIUTO DIRITTO DI DETTE ORGANIZZAZIONI; scelta libera da tutele e condizionamenti esterni, i quali oltre ad intercettare una parte delle risorse, in generale non meno del 40%, ne impongono, molte volte, finalizzazioni improprie se non quando contrarie a quanto richiesto dai legittimi destinatari.
IN MERITO ALLA FATTIBILITÁ DELLA DECISIONE:
possiamo affermare che la fattibilità oggettiva, culturale e tecnica, della decisione sopra sintetizzata è, nel contesto presente, assicurata. Tanto lo stato dell’arte relativo alla tecnologia della comunicazione, alla direzione di progetti e all’ottimizzazione delle risorse, quanto quello dei saperi collettivi delle classi subalterne del Nord e del Sud consentono infatti la creazione di “strutture” e “reti” popolari perfettamente in grado di auto-gestire un progetto di “cooperazione dal basso”. “reti” e “strutture”, enucleate da realtà popolari del Nord e del Sud che lottano per cambiare la realtà e non per ricevere briciole di elemosine, saranno contemporaneamente gli strumenti del necessario percorso per l’analisi dell’intervento specifico, per la formazione, per l’accompagnamento tecnico, per la realizzazione materiale del progetto e per la gestione burocratica complessiva; strumenti che saranno anche l’interfaccia per realizzare correttamente, a livello tecnico e politico, tutte quelle verifiche che l’ente finanziatore necessiterà. Gli obiettivi che “strutture” e “reti” possono garantire, sono quelli della coerenza e dell’efficienza dell’uso delle risorse assegnate; cioè il massimo di rendimento che un “motore” concepito con le caratteristiche dell’aiuto allo sviluppo può dare[2].
L’IMPORTANZA DELLA TUA ADESIONE:
a fronte della necessità e della concreta possibilità di iniziare a costruire una “cooperazione dal basso”, vi è, invece, nel Nord del mondo un forte “ritardo” politico. “Ritardo” certo aumentato dal falso ruolo di disinteressati paladini della lotta contro la povertà, che la classe dirigente è magistralmente riuscita ad “incollare” tanto alla categoria/struttura di COOPERAZIONE, come ad un suo legittimo figlio cui a dato nome di “ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA“ (ONG). Anzi, questo suo figlio, ormai cresciuto ed esperto, non si limita solo ad operare in realtà sociali del Sud del mondo dove la rapina imperialista ha reso più facile comprare, cooptare, dividere gli uomini e le donne che tentano di organizzarsi per combattere le CAUSE della loro miseria, ma -in versione occidentale, esibendo l’accattivante etichetta di “COOPERATIVA SOCIALE”- intercetta, con lo stesso ruolo, anche la sua “realtà” metropolitana[3].
PER TUTTO QUESTO, TU, con il tuo appoggio a quella che abbiamo chiamato decisone darai un segnale importante. Non riguarderà solo il Sud e le sue lotte di emancipazione dal capitalismo, ma, in modo non frontale, anche le nostre.
I LIVELLI DELLA TUA ADESIONE:
il primo livello di adesione è quello di apporre la tua FIRMA al testo. Per noi non sarà poco. Se oltre a questo, vorrai commentare i contenuti e/o la proposta operativa della decisione, fornire su questa suggerimenti critici, incontrarci … su tutto questo ci troverai presenti.
le origini delle BRISOP: sono nate nel 2002 in una cooperativa agricola ubicata nel Petén, nord del Guatemala, come risultato di una riflessione-confronto tra realtà centroamericane ed un nucleo italiano. La riflessione-confronto era venuta sviluppandosi sulla imprescindibile necessità di un nuovo internazionalismo nella specifica congiuntura della globalizzazione neoliberista. All’interno dei legami con queste realtà centroamericane -che avevano operato negli anni ‘80 e ‘90 in Honduras, Nicaragua, El Salvador e Guatemala- particolarmente forti risultavano quelli con il gruppo delle “Forze Armate Ribelli” del Petén, parte integrante delle FAR-URNG guatemalteche; dove uno di noi ha militato per più di quattro anni prima e dopo gli “Accordi di Pace Stabile e Duratura” firmati il 26 dicembre del 1996.
Ti ringraziamo per l’attenzione.
Per le “Brigate di Solidarietà e per la Pace”: Andrea Nencini tel.: 38 398 3363 (Firenze) – TELEFONARE DOPO LE ORE 18:00, Giancarlo Piampiani tel.: 393 979 7372 (Borgo S. Lorenzo) – TELEFONARE DOPO LE ORE 18:00, Wiliam Benedetti tel.: 328 491 8019 (Livorno) – TELEFONARE DOPO LE ORE 18:00, Massimo De Servi tel.: 329 927 3018 (Lucca) – TELEFONARE DOPO LE ORE 18:00, Stefania Costantini tel.: 328 151 7318 (Pisa) – TELEFONARE DOPO LE ORE 18:00, Simona Barni tel.: 347 862 1013 (Pistoia) – TELEFONARE DOPO LE ORE 18:00, Mauro Pellizzi tel.: 340 408 6482 (Siena) – TELEFONARE DOPO LE ORE 18:00
Se vuoi aderire attraverso posta elettronica: brisop@inventati.org
Se vuoi puoi firmare subito utilizzando lo spazio per i commenti
Firenze, 15 aprile 2009.
[1] il testo integrale presentato ed approvato a Zugliano “cooperazione internazionale dal basso: un obbligo morale e non solo”,
[2] vedere punto 2. e punto 5. di “cooperazione internazionale dal basso: un obbligo morale e non solo”
[3] vedere punto 3. di “cooperazione internazionale dal basso: un obbligo morale e non solo”. Naturalmente, la nostra valutazione delle ONG è una valutazione politica del ruolo cui sono state destinate. Non escludiamo la possibilità che alcune di loro lavorino in contro tendenza.
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