Assassinato sindacalista di FENSUAGRO

La Federacion Nacional Sindical Unitaria Agropecuaria FENSUAGRO – CUT Colombia

Denuncia di fronte all’opinione pubblica nazionale e internazionale l’assassinio del leader contadino Luis Miguel Gomez Porto e l’arbitraria detenzione del compagno José Pineres, membri della nostra organizzazione

Continua l’attacco militare e paramilitare contro la popolazione dei Montes de Maria e i dirigenti del FENSUAGRO

Il compagno Luis Miguel Gomez Porto era originario del municipio di Corozo, Dipartimento di Sucre, aveva trentasei anni e un figlio di tredici. Proveniva da una famiglia umile e di grandi tradizioni di lotta per la difesa della terra, che con il suo lavoro ha contribuito allo sviluppo economico, sociale e comunitario di quella regione. Si è distinto come grande leader sindacale dentro il Sindacato dei piccoli e medi agricoltori del Dipartimento di Sucre – SINDAGRICULTORES, come un gran leader comunitario dentro l’Associazione delle Giunte di Azione comunale dei villaggi dei Montes de Maria del municipio di Ovejas e, grande leader contadino, fece parte della Federazione di Azioni Comunali del dipartimento di Sucre e del Comitato per i diritti umani. Continue reading “Assassinato sindacalista di FENSUAGRO”

Accordi economici Venezuela-Colombia. Chi ascolta il popolo colombiano?

Attraverso diversi mezzi di comunicazione, siamo venuti a conoscenza della concretizzazione della prima fase di un progetto energetico di grande portata. Si tratta del gasdotto che unirà Maracaibo, in Venezuela, con Punta Ballenas nella Guajira colombiana. L’otto luglio passato i presidenti Uribe e Chavez, con la presenza di Torrijos, presidente di Panamà, hanno fatto la prima riunione che ha inaugurato la costruzione del gasdotto. Questo fatto si inquadra nelle già note pretese del mercato globale dell’energia, articolate nella Iniziativa per l’Integrazione dell’Infrastruttura Regionale Sudamericana (IIRSA) e nel SIEPAC (Sistema di interconnessione Elettrica per l’America Centrale), nei quali l’impresa colombiana ISA (Interconnessione elettrica S.A.) è coinvolta.Da un lato e dall’altro della frontiera, il popolo originario Wayú e, in Colombia, i meticci, gli afrodiscendenti e gli indigeni sono stati sorpresi dagli effetti del pragmatismo politico, che annuncia "venti di progresso" costruiti sull’impunità dei crimini di lesa umanità, sulla negazione del diritto all’esistenza e sulla distruzione ambientale. La simbolica presenza del presidente di Panama all’incontro, ha lasciato intravedere quello che già da tempo abbiamo ripetutamente affermato. Continue reading “Accordi economici Venezuela-Colombia. Chi ascolta il popolo colombiano?”

CUBA E L’ALTRA ITALIA. No all’invasione

“Nei Caraibi, un popolo affronta un accerchiamento che non ha nulla della figura letteraria. Questo popolo ha fatto sì che solo citando il suo nome si richiami una storia di lotta e di resistenza, di generosità e di coraggio, di nobiltà e fratellanza. Si dice "Cuba" come si dice "dignità". “ Subcomandante insurgente Marcos

Messico, ottobre 2003

  

Una delle iniziative delle Brigate di solidarietà e per la pace, già dal 2003, è stata l’apertura di un confronto con la realtà cubana e specificamente con il Ministero della cultura del governo di Cuba. Pensiamo che in questa fase sia importante contribuire a rompere l’isolamento politico ed economico dell’isola e la stessa crescente minaccia militare da parte degli Stati Uniti. Non intendiamo assumere acriticamente la lettura che della situazione cubana viene proposta dall’imperialismo (in questo USA e Europa sono uniti), né accettare passivamente le pretese di ingerenza degli Stati Uniti in quanto “portatori di democrazia”. Per questo vogliamo spiegare la realtà di Cuba e dare voce alle ragioni e alle posizioni cubane, normalmente censurate o mistificate dai mezzi di informazione; questo certo senza riproporre vecchi stereotipi o acritiche esaltazioni ormai del tutto insensate, senza tralasciare o nascondere i limiti, i difetti e le contraddizioni; non ci interessa insomma il ruolo di semplici portavoce del governo cubano nel nostro paese. Ma crediamo non si possano dimenticare le conquiste sociali della rivoluzione nell’ambito dell’alimentazione, della salute, dell’educazione, ecc. Conquiste che rendono impossibile il confronto con la realtà di un continente devastato sul piano sociale ed economico e insanguinato dai colpi di stato e dalle dittature. Né si può ignorare che Cuba rappresenta ancora oggi, per i popoli dell’America Latina una vittoria, un esempio di dignità, di difesa della propria sovranità, una alternativa al ruolo di predati che subiscono da più di 500 anni. Continue reading “CUBA E L’ALTRA ITALIA. No all’invasione”

E’ finita l’epoca delle ONG Lucca 5 e 6 novembre – Gli interventi

 O.N.G. IN PALESTINA: TRA “PACE E GUERRA”

Intervento di: una compagna dello Spazio Antagonista “Newroz” di Pisa

Nel quadro regionale del Medio Oriente arabo, la società palestinese si è sempre distinta storicamente per la vitalità della rete associativa che costituiva una base di resistenza all’occupazione insieme a forme tradizionali di organizzazione come la famiglia, la moschea, la chiesa o la comunità di villaggio. Questa rete dava risposta prima di tutto ai bisogni materiali della popolazione soprattutto nel campo della salute e della scuola. Era contemporaneamente un fattore di mobilitazione sociale e politica, che contribuiva a preservare l’identità nazionale dei territori occupati. Molte associazioni erano legate alle fazioni politiche dell’Olp, che tentava di assumere il controllo dei sindacati, delle organizzazioni femminili o di quelle studentesche. Quando, dopo la repressione israeliana della primavera del 1982, i Palestinesi hanno visto allontanarsi la prospettiva di un’ imminente nascita dello Stato, l’azione si è spostata dal terreno strettamente politico verso quello dell’impegno sociale. È a questo punto che sono nati i comitati popolari di lavoro volontario, che hanno cambiato la natura stessa del militantismo nazionalista e ne hanno allargato la base, impegnandosi nella gestione delle città, nell’assistenza medica o giuridica ai più poveri, nella creazione di cooperative domestiche o di centri di pianificazione familiare. La rete di comitati popolari ha costituito in realtà contemporaneamente, un serbatoio di reclutamento per le fazioni politiche, e lo strumento di una mobilitazione sociale di massa che ha trionfato poi con l’Intifada. Continue reading “E’ finita l’epoca delle ONG Lucca 5 e 6 novembre – Gli interventi”

E’ finita l’epoca delle ONG Lcca 5 e 6 novembre 2005 – Gli interventi

MANIFESTO DELLA COOPERAZIONE ANTAGONISTA

Brigate di solidarietà e per la pace

º PERCHÉ MANIFESTO.

I "Manifesti", indipendentemente dalla loro specifica valenza, vedono in generale la luce nell’intento di mettere ordine nelle idee e nella attività politica di un numero di persone, in generale non astronomico, che individuando ed analizzando una contraddizione non risolubile nella realtà sociale -meno o più generale, meno o più complessa- che le vede attori, vogliono rendere pubblico e patente come tale contraddizione pretendono di superare; rompendo, necessariamente, con la prassi che l’ha generata e con la teoria che la giustifica.

I "Manifesti" fissano i loro fondamenti in categorie teoriche di interpretazione, dalle quali sviluppano riflessioni, indicazioni e proposte ritenute sufficienti e funzionali per indicare la direzione di superamento della contraddizione individuata. Continue reading “E’ finita l’epoca delle ONG Lcca 5 e 6 novembre 2005 – Gli interventi”

La necessità di rifondare la sinistra in Guatemala di Enrique Álvarez

Enrique Alvarez è direttore di Incidencia Democratica

Introduzione

La costruzione della sinistra guatemalteca, a partire dal colpo di Stato della CIA che mette fine alla Rivoluzione del ’44, è indissolubilmente legata allo sviluppo della lotta armata. La lotta armata è stata il fattore fondamentale di costruzione, a volte anche di separazione, dello sviluppo del movimento della sinistra rivoluzionaria che, bisogna dirlo, è stata la unica sinistra, articolata e strutturata, esistente in Guatemala.
Una sinistra meno radicale, più vincolata ad espressioni socialdemocratiche, è esistita legalmente tra le decadi degli anni ’70 ed ’80, riuscendo anche ad ottenere risultati elettorali di un certo rilievo –la conquista di sindaco di Città del Guatemala, la capitale del paese- ma il suo possibile eventuale consolidamento fu violentemente impedito mediante l’assassinio dei suoi principali dirigenti. Fu precisamente questo il momento nel quale si mostrò in maniera totalmente evidente la chiusura definitiva dei limitati spazi che il potere diceva esistere per attuare politicamente nella legalità. La unica alternativa possibile si trovava nella lotta armata. Per i rivoluzionari la guerra non è mai stata un fine; il suo inizio ed il suo sviluppo sono stati il risultato dell’impossibilità di trasformare le strutture di sfruttamento, disuguaglianza ed oppressione che sono state le caratteristiche storiche del nostro paese. Per questo, terminare la guerra -se si fossero avute le capacità di creare le condizioni per farlo, sulla base della soluzione e del superamento della problematica strutturale che l’aveva generata- costituiva una specie di imperativo morale e politico. Continue reading “La necessità di rifondare la sinistra in Guatemala di Enrique Álvarez”

Intervista a un ex combattente delle FAR nella resistenza urbana

INTERVISTA A JOSÉ VALLADARES: “GUATEMALA TRA IL 1962 ED IL 1996.LA RESISTENZA ARMATA  NELLA CITTÁ DURANTE LA GUERRA CIVILE“  CONSIDERAZIONI GENERALI

… Sono ormai cose che appartengono alla Storia. Però credo che non vadano dimenticate. La lezione importante è che, costretti a difenderci , noi, operai, impiegati, studenti –sia uomini che donne- abbiamo imparato … abbiamo messo militarmente in difficoltà, proprio nella città, nel loro covo, l’apparato illegale di repressione-sterminio antipopolare che l’oligarchia guatemalteca, e l’imperialismo, statunitense unitamente ai suoi servi, avevano costruito. A questo proposito è appena il caso di ricordare che dopo gli Stati Uniti Israele era il suo secondo nell’appoggio all’esercito guatemalteco perché questo si dotasse di servizi segreti efficienti, per usare un eufemismo; l’esercito guatemalteco approfittava in questo al massimo da Israele … non si limitava certo agli scambi economici ed alla fornitura di armi. Ma per un certo periodo anche specialisti dei servizi segreti tedeschi addestrarono i militari guatemaltechi e lavorarono direttamente sul campo contro di noi. Sembra curioso che questo sia successo … che israeliani e tedeschi potessero collaborare tra loro,  dopo che milioni di ebrei erano stati massacrati dai tedeschi stessi  … Questo è successo dopo l’uccisione dell’ambasciatore della Germania[1] … che per me è stato un errore. Lui era, tutto sommato, un ambasciatore come un altro … non un nemico vero e proprio.  Continue reading “Intervista a un ex combattente delle FAR nella resistenza urbana”

LETTERA DI DICHIARAZIONE D’INTENTI

LA COOPERATIVA INTEGRALE NUEVO HORIZONTE (Petén – Guatemala), L’ALLEANZA PER LA VITA E PER LA PACE (Petén – Guatemala) E LE BRIGATE DI SOLIDARIETÁ E PER LA PACE DEL MOVIMENTO ANTAGONISTA TOSCANO (Italia)

 

DICHIARANO PUBBLICAMENTE L’ESISTENZA DI UNA TOTALE AFFINITÁ TRA LE NOSTRE TRE ORGANIZZAZIONI NELLO SVILUPPARE:

 – Una lotta senza quartiere, democratica e di massa, contro il neoliberismo, l’imperialismo statunitense e l’imperialismo europeo. 

  Una partecipazione attiva nel conflitto antagonista tra capitale e lavoro, contro il capitale.

 

  Un internazionalismo – fondato sulle nostre reciproche esperienze pratiche e teoriche – che vincoli all’aiuto, all’appoggio e alla solidarietà, la categoria della reciprocità; senza la quale il tutto perde peso e significato. Continue reading “LETTERA DI DICHIARAZIONE D’INTENTI”

CARTA DE ENTENDIMIENTO BRISOP-NH

LA  COOPERATIVA INTEGRAL NUEVO HORIZONTE Y LAS BRIGADAS DE SOLIDARIDAD Y POR LA PAZ DEL MOVIMIENTO ANTAGONISTA TOSCANO (ITALIA)

   Declaran y dejan patente que entre nosotros hay plena afinidad en: 

  una lucha sin cuartel en contra del neoliberalismo, el imperialismo estadounidense y el imperialismo europeo;

  una participación activa en el conflicto del trabajo en contra del capital;

  una convicción fundamentada el la práctica y teoría que el ayuda, el apoyo y la solidaridad o son recíprocos o no tienen significado.

 Y acordamos los puntos abajo indicados:  Continue reading “CARTA DE ENTENDIMIENTO BRISOP-NH”

CARTA DE ENTENDIMIENTO BRISOP-APVP

 LA ALIANZA POR LA VIDA Y LA PAZ  y LAS BRIGADAS DE SOLIDARIDAD Y POR LA PAZ del MOVIMIENTO ANTAGONISTA TOSCANO (ITALIA) Declaran y dejan patente que entre nosotros hay plena afinidad en: 
   una lucha sin cuartel en contra del neoliberalismo, el imperialismo estadounidense y el imperialismo europeo;
  una participación activa en el conflicto del trabajo en contra del capital;         una convicción fundamentada en la práctica y teoría que la ayuda, el apoyo y la solidaridad o son recíprocos o no tienen significado. 
Y acordamos los puntos abajo indicados:  Continue reading “CARTA DE ENTENDIMIENTO BRISOP-APVP”