Assassinato sindacalista di FENSUAGRO

La Federacion Nacional Sindical Unitaria Agropecuaria FENSUAGRO – CUT Colombia

Denuncia di fronte all’opinione pubblica nazionale e internazionale l’assassinio del leader contadino Luis Miguel Gomez Porto e l’arbitraria detenzione del compagno José Pineres, membri della nostra organizzazione

Continua l’attacco militare e paramilitare contro la popolazione dei Montes de Maria e i dirigenti del FENSUAGRO

Il compagno Luis Miguel Gomez Porto era originario del municipio di Corozo, Dipartimento di Sucre, aveva trentasei anni e un figlio di tredici. Proveniva da una famiglia umile e di grandi tradizioni di lotta per la difesa della terra, che con il suo lavoro ha contribuito allo sviluppo economico, sociale e comunitario di quella regione. Si è distinto come grande leader sindacale dentro il Sindacato dei piccoli e medi agricoltori del Dipartimento di Sucre – SINDAGRICULTORES, come un gran leader comunitario dentro l’Associazione delle Giunte di Azione comunale dei villaggi dei Montes de Maria del municipio di Ovejas e, grande leader contadino, fece parte della Federazione di Azioni Comunali del dipartimento di Sucre e del Comitato per i diritti umani.

Antefatti

Le comunità dei Montes de Maria sono state oggetto negli ultimi anni di un’intensa militarizzazione da parte dell’esercito nazionale e della fanteria di marina; si sono dati continui atti di violazione dei diritti umani, concretizzatisi in persecuzioni, aggressioni, assassinii, desaparecidos, arresti di massa e selettivi, arbitrari e illegali principalmente contro dirigenti contadini di FENSUAGRO e contro la comunità in generale.

Una situazione che ha prodotto la disarticolazione del tessuto sociale e dei processi organizzativi e di partecipazione che le comunità hanno costruito in lunghi anni di sforzi e sacrifici, scegliendo, di fronte all’abbandono da parte dello stato, l’organizzazione sindacale e la partecipazione comunitaria, attraverso progetti di vita che rispettano la costituzione e le leggi colombiane.

Il compagno Luis Miguel Gomez era un riconosciuto dirigente contadino e sindacale di FENSUAGRO, è stato oggetto di molteplici persecuzioni, minacce e aggressioni da parte delle autorità dello stato, dirette dalla fanteria della marina. Tra queste la detenzione arbitraria di cui fu oggetto l’11 giugno 2004, accusato di ribellione e rinchiuso nel carcere di La Vega de Sincelejo; continue violazioni del suo domicilio, come quella dell’11 aprile 2005 da parte della fanteria della marina. Una serie di azioni terminate con l’assassinio del compagno il 3 maggio 2007.

Questi avvenimenti si inquadrano nella repressione messa in atto dalle forze di sicurezza dello stato, coperte dalla politica di "Sicurezza Democratica", che colpisce specialmente i contadini organizzati.

I fatti

Il giorno 3 maggio, intorno a mezzogiorno, è stato assassinato Luis Miguel Gomez Porto presidente di SINDAGRICULTORES – Dipartimento di Sucre, affiliato al FENSUAGRO, presidente dell’Associazione delle Giunte di Azione comunale delle regione dei Montes de Maria e appartenente alla Federazione di Azione Comunale e membro del Comitato per i diritti umani. Si era recato al villaggio di Ojitos a trovare il padre, ritornando verso casa dalla strada detta della Loma loca è stato vilmente assassinato. Poco dopo gli stessi membri della fanteria della marina hanno avvertito i suoi familiari, utilizzando il cellulare che il compagno Miguel aveva con sè.

All’arrivo dei familiari sul posto, i militari hanno impedito loro il passaggio sostenendo che la zona era minata. Il corpo è stato portato via ore dopo, vestito con abiti mimetici e con un fucile e tre granate e trasportato con camion militare al municipio di Corozal.

Va sottolineato che per l’esercito nazionale, come per la marina, è diventato abituale presentare contadini e dirigenti sociali assassinati, vestiti in modo tale da farli apparire come membri della guerriglia.

Gli stessi contadini della zona hanno informato che non c’era nessuna mina sul posto e che quel luogo è frequentato esclusivamente dall’esercito che è accampato nei dintorni da diversi giorni.

Le comunità affermano che tre giorni prima dell’assassinio, una camionetta della polizia con persone in abiti civili aveva più volte percorso la zona.

A questi fatti si aggiunge l’arresto arbitrario, avvenuto il 30 aprile, del compagno José Pineres di ottantatre anni , iscritto al SINDAGRICULTORES, che si trova ora nel carcere de La Vega de Sincelejo.

Negli ultimi mesi avevamo sollecitato l’adozione di misure di sicurezza da parte della Commissione Interamericana di Diritti umani, per diversi di questi dirigenti dei Montes de Maria, per le ripetute minaccie di cui erano stai oggetto.

Di fronte a questi fatti la popolazione civile del municipio di Ovejas, SINDAGRICULTORES e FENSUAGRO manifestano la loro preoccupazione per gli arbitri e le aggressioni messi in atto dall’esercito e dalla marina presenti in zona, contro le organizzazioni contadine e i dirigenti di FENSUAGRO, che sono continuamente minacciati, aggrediti e assassinati dalle forze dello stato, e testimoniano che José Pineres è un riconosciuto esponente contatino della regione.

Esigiamo dal governo nazionale:

Che la fanteria di marina e l’esercito accampati in zona chiariscano immediatamente i fatti accaduti e interrompano la loro politica di persecuzione.

Che si dia inizio immediatamente all’indagine sull’assassionio del compagno Miguel Gomez e che siano puniti i colpevoli di questo orrendo crimine.

Che si garantisca al compagno José Pineres la piena integrità fisica e psichicologica e il diritto di organizzazione e di associazione.

Che si garantiscano i diritti fondamentali dei contadini e delle comunità dei Montes de Maria.

Che si garantisca la permanenza dei contadini e delle comunità nel loro territorio con la dovuta sicurezza.

Che si garantisca la libertà di movimento della popolazione e il libero esercizio dell’attività sindacale in Colombia.

Che si ponga fine alla sistematica violazione dei diritti umani che ha colpito la regione negli ultimi tempi.

Che cessi la persecuzione, le minaccia e l’assasinio dei dirigenti di FENSUAGRO.

Sollecitiamo la comunità internazionale a esigere dal governo colombiano:

l’apertura immediata di un’indagine e una punizione esemplare per i responsabili dell’assassionio del compagno Luis Miguel Gomez Porto, e contro i mebri dell’esercito nazionale e della della marina che si trovano nella zona.

Che siano rispettati i diritti umani della popolazione civile contadina nel dipartimento di Sucre.

Che sia garantita l’integrità fisica e psicologica del compagno José Pineres e siano chiariti i motivi del suo arresto.

Che sia garantita la vita e l’integrità fisica e psicologica, il libero esercizio dell’attività sindacale alle comunità dei Montes de Maria.

Facciamo un appello alla comunità nazionale e internazionale, alle organizzazioni sociali, sindacali e di difesa dei diritti umani perchè respingano questo tipo di azioni contro le comunità contadine, vittime della repressione sviluppata con l’attuazione della politica di "Sicurezza Democratica", e perchè continuino a seguire e monitorare la gravissima situazione di violazione dei diritti umani che sta coinvolgendo la regione.

Comitato Esecutivo Nazionale

Aidée Moreno Ibague

segretaria nazionale dei diritti umani

FENSUAGRO