Posada Carriles: un terrorista protetto dagli Stati Uniti

Da impiegato di una società multinazionale a terrorista: il percorso criminale di Luis Posada Carriles.

Da impiegato della multinazionale nordamericana Firestone negli anni ’50, Carriles diventa collaboratore della polizia batistiana e informatore dell’FBI. Ma è la rivoluzione cubana a rappresentare l’occasione per specializzarsi come terrorista. Partecipa fin dal ’60 ad attività di sabotaggio sul territorio cubano prima di chiedere asilo all’ambasciata Argentina e partire con un salvacondotto per Miami.

E’ tra i primi ad arruolarsi (per ordine della CIA) nelle organizzazioni controrivoluzionarie che si preparano all’invasione di Playa Girón, anche se poi starà molto attento a non partecipare direttamente all’attacco.

Negli Stati Uniti aderisce al Movimiento Nacionalista Cubano (MNC) e si arruola nell’esercito statunitense. Nella base militare di Fort Benning (Georgia)con il grado di tenente si specializza in strategie contro-insurrezionali, raid navali e tecniche di uso di esplosivi.

La sua conoscenza nell’uso degli esplosivi lo porta nel ’64 in un accampamento a Tampa, in Florida, con il compito di addestrare mercenari da infiltrare a Cuba. Naturalmente l’incarico è offerto dalla CIA, che ha intenzione di utilizzare Carriles su un più ampio fronte di guerra.

Ben presto le sue capacità controrivoluzionarie sono messe in pratica e a partire dal ’65 la sua attività terroristica conosce un’escalation:

Nel ’65 in Messico, a Veracruz, non riesce a portare a termine un attentato contro una nave sovietica.

Ottobre ’67, in Venezuela entra al servizio della Dirección de los Servicios de Inteligencia y Prevención (DISIP), con lo pseudonimo di "Commisario Basilio" e partecipa alla repressione dei gruppi progressisti venezuelani e latinoamericani.

Tra il ’67 e il ’76 è utilizzato dai servizi del Guatemala, Cile, El Salvador, Argentina e Venezuela.

Nel ’71, fallisce un tentativo di assassinio di Fidel Castro durante un suo viaggio in Cile, Perù ed Ecuador.

21 gennaio 1974, è implicato nella collocazione di ordigni esplosivi nelle ambasciate cubane in Argentina, Perù e Messico.

luglio del 1974, invia lettere e libri esplosivi a vari consolati di Cuba in America Latina.

Il 7 novembre dello stesso anno, colloca bombe all’Istituto di Studi Brasiliani e all’Ambasciata di Bolivia in Ecuador.

Nel ‘76 fonda, insieme a Orlando Bosch, il "Comité de Organizaciones Revolucionarias Unidas" (CORU).

22 aprile 1976, è coinvolto nella detonazione di una bomba contro l’Ambasciata di Cuba in Portogallo (perdono la vita due diplomatici cubani).

1 luglio 1976, colloca una bomba nel "Centro Cultural Costa Rica-Cuba" in Costa Rica.

9 luglio 1976, colloca una bomba nell’equipaggiamento di volo della Cubana de Aviación in Giamaica.

10 luglio 1976, colloca una bomba nella sede della stessa linea aerea nelle Barbados.

11 luglio 1976, colloca una bomba negli uffici dell’Air Panamá, in Colombia.

4 ottobre 1976, il CORU rivendica di aver collocato una bomba contro un canale televisivo a San Juan de Puerto Rico, mentre si proiettava il film cubano "La Nueva Escuela".

6 ottobre 1976, viene identificato come principale pianificatore, insieme a Orlando Bosch Ávila, dell’attentato contro un aereo cubano, in volo sopra le coste delle Barbados, dove perdono la vita 73 passeggeri. Viene incarcerato con Orlando Bosch a Caracas e sottoposto a processo insieme ai due autori materiali dell’attentato. In carcere rimarrà fino al 18 Agosto 1985, quando riesce ad evadere. Da Caracas viene trasferito ad Aruba, su di un peschereccio adibito alla raccolta dei gamberi. Da lì vola su un aereo privato in Costa Rica e successivamente a El Salvador. Tutte le operazioni sono finanziate dalla Fundación Nacional Cubano Americana e indirettamente dalla CIA. Subito dopo si unisce al gruppo che organizza i rifornimenti alla controrivoluzione nicaraguense dalla base area di Ilopango, in El Salvador. Forma parte della rete di traffico di armi controllata a Washington dal tenente colonnello dei marines Oliver North, responsabile della sicurezza interna dell’allora presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan.

Nell’ottobre del 1986, allo scatenarsi dello scandalo Iran-Contras si lega ad un gruppo di istruttori venezuelani che addestrano la polizia salvadoreña in tecniche di contro-guerriglia e d’interrogatorio.

Nel 1988 si trasferisce in Guatemala e lavora come consulente per la sicurezza per la Empresa de Teléfonos del Guatemala (GUATEL).

Nel 1992, la Fundación Nacional Cubano Americana crea una "commissione di sicurezza" o "ala militare", incaricata di preparare ed eseguire azioni terroristiche contro Cuba ed i suoi principali rappresentanti, alle quali partecipa operativamente Luis Posada Carriles.

Nel 1993 la FNCA adotta il nome ufficiale di "Frente Nacional Cubano".

Nel 1994 Carriles si reca a Cartagena delle Indie, Colombia, dove organizza un attentato contro Fidel Castro, che era in compagnia del Premio Nobel per la Letteratura, Gabriel García Márquez.

Tra 1994 e il 1997 Posada è attivo nel reclutamento di mercenari da utilizzare contro Cuba, specialmente nel settore turistico, che negli anni novanta acquista sempre più importanza per l’economia dell’isola.

Il 4 settembre del ‘97 una bomba collocata nella hall dell’Hotel Copacabana da un mercenario salvadoregno ingaggiato da Posada, uccide un ragazzo italiano, Fabio Di Celmo. In un’intervista con il quotidiano The New York Times nel luglio del ‘98, Carriles rivendica la paternità degli attacchi con bombe a istallazioni turistiche cubane, affermando che sono finanziati dalla Fondazione Nazionale Cubano Americana (FNCA).

Il 5 Novembre 2000 Posada arriva a Panama per organizzare un attentato con esplosivo nell’Aula Magna dell’Università Nazionale, dove avrebbe dovuto parlare Fidel Castro. I servizi cubani informano quelli panamensi, che dopo pochi giorni, il 17 novembre, arrestano il terrorista insieme a Gaspar Jiménez Escobedo, Pedro Remón e Guillermo Novo Sampoll.

Il 20 Aprile 2004 gli imputati dell’attentato alle Barbados vengono condannati a pene tra gli otto e i quattro anni di carcere.

Il 26 Agosto 2004 a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato, Mireya Moscoso, presidentessa di Panama, concede l’indulgenza ai quattro terroristi. La notte stessa, i quattro vengono prelevati dalla prigione e in massima sicurezza lasciano il paese. Con aerei privati raggiungeranno l’Honduras dove Carriles si divide dagli altri che invece proseguono per Miami. Nella primavera del 2005 anche Posada arriverà in Florida con uno yacht privato da Cancún. Quest’ultimo suo spostamento ha messo alla luce una connessione tra gli esuli cubani in Florida, compresi i vertici della FNCA, il narcotraffico colombiano e la tratta di uomini tra Messico e Stati Uniti. In particolare come il denaro frutto del mercato della droga e dell’immigrazione clandestina sia destinato alle attività terroristiche contro la popolazione cubana e come la FNCA sia in prima fila nel riciclaggio del denaro sporco.

Il 17 maggio 2005 Carriles è arrestato dalle autorità statunitensi per la sua "condizione" immigratoria poco chiara. Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti tiene però a precisare che il terrorista Posada non sarà estradato verso paesi quali Cuba o Venezuela o loro presunti alleati. Su chi sia realmente Luis Posada Carriles e come abbia impiegato gran parte della sua criminale vita è esaustiva la definizione che ne ha dato il suo avvocato Eduardo Soto, "soldato degli Stati Uniti" per i quali "ha lavorato per quarant’anni". Con queste motivazioni l’avvocato difensore ha richiesto alle autorità statunitensi la concessione dell’asilo politico per il suo assistito.