Il Compagno Maqdesi rende onore al popolo egiziano e alla sua lotta



Il Compagno Khalil Maqdesi, membro del Comitato Centrale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha tributato, in un’intervista oggi, 27 gennaio 2011, gli onori al popolo egiziano e alla sua lotta per la democrazia e la giustizia sociale, come elemento di importanza centrale per tutti i popoli arabi.

Il Compagno Maqdesi ha affermato che il PFLP ha una lunga storia di militanza comune e di lotta accanto al movimento nazionale del popolo egiziano, e che l’Egitto ha una lunga ed importante storia di leadership tra nazioni arabe. La relazione tra il PFLP e il movimento egiziano, ha affermato, è stata  forte e durevole durante l’era di Nasser. Comunque, dall’inizio del tentativo di liquidazione del progetto nasseriano e dalla firma degli accordi di Camp David tra l’Egitto e il nostro nemico, Israele, l’Egitto si è assoggettato al saccheggio imperialista e capitalista, e il popolo egiziano è stato isolato dal resto delle nazioni arabe, nelle mani del nuovo regime. Il PFLP è da sempre stato su chiare posizioni in forte opposizione a Camp David e il regime che lo riproduceva, tenuto al suo posto non grazie al supporto o legittimazione popolare, ma grazie alle risorse finanziarie e militari dell’imperialismo statunitense. Sadat è stato assassinato ma il suo regime continua; tre decadi sono passati e una nuova generazione è nata sotto la dittatura del regime alleato degli Stati Uniti, ha affermato il Compagno Maqdesi.
Inoltre, ha affermato il Compagno Maqdesi, la ragione risiede nel fatto che la struttura di Camp David  e l’ assoggettamento all’imperialismo che il regime egiziano ha fatto propria i dettami sionisti e americani nell’ approccio alla Palestina, partecipando all’assedio di Gaza, negando l’accesso alle delegazioni solidali e alle delegazioni arabe che cercavano di supportare il popolo di Gaza e di fornire aiuti umanitari, e distruggendo i tunnel che forniscono una speranza di vita alla popolazione sotto assedio. Allo stesso momento che il regime ha fatto proprie tali politiche, il popolo egiziano ha espresso a chiara voce la propria solidarietà e la lotta comune con le sorelle e i fratelli arabi della Palestina, ha affermato il Compagno Maqdesi.
Il Compagno Maqdesi ha affermato che, se diamo uno sguardo alla rivoluzione iraniana che ha fatto cadere lo Shah nel 1979, è avvenuta più o meno nello stesso periodo della firma degli accordi di Camp David. Infatti da quel momento, l’Egitto non è più stato parte di nessuna guerra; comunque, l’Iran è stato soggetto ad otto anni di guerra ingiusta, ha affermato. Ancora, anche se guardiamo oggi a questi due paesi che hanno molte similitudini, possiamo allo stesso tempo chiaramente vedere la forte differenza rispetto alla posizione economica, influenza e posizione geostrategica dei due paesi. In Iran, le classi popolari beneficiano della ricchezza della nazione e ci sono processi democratici, nonostante le debolezze e i problemi esistenti, ha affermato, l’Iran è diventato un centro per lo sviluppo scientifico e tecnologico così come un’importante potenza regionale ed internazionale. Dall’altro lato, la soggezione al sionismo e all’imperialismo hanno portato l’Egitto alla devastazione economica e sociale, in cui il 60% della popolazione si trova sotto il livello della povertà, i disoccupati ed i sottoproletari sono in costante aumento, e le industrie, il commercio e la scienza egiziana sono controllate da una piccola cricca e la maggior parte della ricchzza è tenuta nelle mani di meno di 1000 persone.Inoltre, ha affermato il Compagno Maqdesi, se guardiamo ad oggi alla regione, vediamo tre grandi potenze: la Turchia, Iran e Israele. Nonostante la grande differenza tra le tre poteze, ciò che manca del tutto è una grande potenza arabo che dimostri capacità di leadership e legittimità. Il popolo egiziano, ha detto, è convinto che la posizione storica e geografica dell’Egitto potrà essere restaurata solo grazie  un cambiamento reale e drastico in Egitto. Il Compagno Maqdesi ha inoltre sottolineato che ciò che è accaduto in Tunisia ha accelerato il processo in Egitto, ma tutte le condizioni in Egitto hanno prodotto condizioni mature per la rivoluzione sociale e politica.
Oggi, il popolo egiziano si è riversato nelle strade rivendicando il paese per sè stesso, ha affermato il Compagno Maqdesi. Questo, ha notato, è una lotta di notevole importanza per il popolo egiziano, per il popolo palestinese e per tutta la nazione araba. Il popolo egiziano è sceso in piazza, chiedendo democrazia, dignità, giustizia, e pane. Stanno protestando, ha affermato, contro Camp David e tutto ciò che rappresenta e significa per l’Egitto e per la nazione araba – soggezione, servilismo, dittatura e silenzio. Ha affermato che il PFLP è orgoglioso di essere accanto alle classi popolari egiziane, che sono un’ispirazione per il mondo arabo che detiene il potenziale per porre fine all’era di Camp David, all’era della sconfitta e della soggezione, non solo in Egitto, ma in tutta la nazione araba.