In risposta alla recente smentita sulla responsabilità per il rapimento del Compagno Ahmad Sa’adat, Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, da parte di Tawfiq Tirawi, il Compagno Sa’adat ha rilasciato il seguente comunicato dalle celle di isolamento della prigione di Nafha, sottolineando il fatto che la responsabilità non risiede solo in Tirawi, ma dell’intera ANP e della sua politica di cooperazione nella sicurezza con l’occupante:
“La mia posizione sui dettagli che sono stati riferiti riguardo il mio arresto il 15 gennaio 2002 è che l’Autorità porta la responsabilità del nostro arresto e del nostro imprigionamento e del crimine di aver accettato l’accordo di imprigionarci a Jericho, e, in seguito, i nodtro rapimento dalla prigione di Jericho nel marzo 2006.L’accordo sull’imprigionamento a Jericho è stato illegittimo, in particolar modo per quel che riguarda me [l’imprigionamento di Sa’adat è stato dichiarato infondato ed illegale dall’Alta Corte Palestinese]. Questo è un riflesso della politica di cooperazione militare e dell’accettazione da parte dell’ANP che tutti i suoi organi giochino il ruolo di agenti per la protezione della sicurezza dello stato israeliano.
Ci sono così molti esempi di combattenti per la libertà che hanno pagato con la loro vita e con la loro libertà il prezzo di tale politica, compresi elementi della resistenza di Fatah. Così come io ho dichiarato in passato, la prima persona responsabile del mio arresto è Yasser Arafat e tutti i capi della sicurezza sono stati coinvolti in un modo o nell’altro nell’eseguire l’arresto e la detenzione, compreso Tawfiq Tirawi. Infatti lui ha partecipato all’inganno ed è stato una delle persone che l’hanno orchestrato, al fine di arrestarmi.
Ciò che mi disturba profondamente è il proseguimento della stessa politica sotto lo slogan del’attuazione degli obblighi di vergognosi accordi che non hanno valore con l’occupante. Ciò significa che i combattenti per la libertà stanno ancora pagando il prezzo dei crimini degli accordi di sicurezza e della cooperazione nelle operazioni di sicurezza con l’occupante. Ciò che più mi sta a cuore è non la condanna di un individuo ma il percrso che rimane in piedi e che continua a fornire soltanto servizi gratuiti all’occupante contro la resistenza palestinese”.
Ahmed Saadat, Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, dalla cella di isolamento nella prigione di Nafha
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