BRIGATE DI LAVORO IN GUATEMALA agosto-settembre 2003

il luogo dove arriviamo:

è la Cooperativa Agricola Integrale "Nuevo Horizonte" nel nord del Guatemala, regione del Petén confinante col Chiapas messicano. Il Petén –33.000 kmq- è, dopo l’Amazzonia, il secondo "polmone" del continente latino-americano ed oltre a questa fondamentale specificità è anche riserva di enormi ricchezze naturali: acqua, bio-diversità animali e vegetali, legno pregiato, petrolio. Per questo il Petén "cade" nelle mire del Piano Puebla-Panamá (PPP) che è, in realtà, un piano di saccheggio imposto dalle multinazionali nordamericane in funzione dei loro profitti. In base ad essi, il PPP ha deciso che 1/3 del Petén sarà inondato dalle acque del fiume Usumacinta, sbarrato in più punti al fine di realizzare invasi per dighe che produrranno energia elettrica da esportare negli Stati Uniti. A parte gli enormi ed irreversibili danni che l’inondazione provocherà al macro-sistema ecologico che è il Petén, 50.000 dei suoi abitanti saranno espulsi per sempre dai loro villaggi e perderanno tutto. Perderanno non solo i beni materiali ma anche l’identità millenaria di un popolo che ha sempre vissuto in armonia con la "madre terra", rispettandola ed amandola e considerandola un bene comune, inalienabile. I danni prodotti dall’opposta "filosofia" neo-liberista -che concepisce la terra come una qualsiasi altra proprietà personale per cui ogni sua risorsa può essere sfruttata e venduta sotto le leggi di mercato- sono attualmente evidenti e quantificabili. Il neo-liberismo non è esclusivamente un fattore di guerra infinita ed ingiusta ma un fattore di depredazione e distruzione del nostro ambiente fisico, del pianeta sul quale viviamo.

Il progetto delle BRIGATE servirà anche a denunciare tutto questo ed a farci capire che nessun uomo, nessuna nazione può arrogarsi il diritto di imporre discutibili modelli sociali ed economici ad un altro popolo.

i compagni presso i quali arriviamo:

è la gente che vive e lavora in "Nuevo Horizonte"; circa 400 persone che dal febbraio del 1998 hanno dato vita a questa Cooperativa Agricola Integrale. Gli adulti sono, nella stragrande maggioranza, ex combattenti guerriglieri delle Forze Armate Ribelli (FAR) che operavano in questa regione. Quando, alla fine del 1997, sono stati smobilitati, hanno deciso di continuare a sviluppare, ora sotto altre forme, la lotta che dagli anni ’70 li aveva uniti per costruire un nuovo paese.

la "proposta" dei cooperativisti di "Nuevo Horizonte":

la Cooperativa è definita Integrale perché l’impegno che gli ex guerriglieri hanno assunto è quello di costruire una realtà sociale autogestita che permetta ai produttori non solo di sopravvivere ma di controllare il percorso del loro sviluppo: salute, educazione, produzione, distribuzione e gestione del surplus. È il tentativo di realizzare, da ora ed a partire dalla situazione concreta nella quale vivono, un nuovo mondo possibile, antitetico al devastante modello neo-liberista di cui conosciamo i mortali risultati. La possibilità di tenuta di questa "proposta" è affidata alla sua riproducibilità in situazioni equivalenti alla loro, dentro e fuori dal Guatemala, ed è evidentemente legata alla soddisfazione delle necessità concrete, che il neo-liberismo ha dimostrato di non potere né volere assumere, della gente.

perché questo incontro in Guatemala:

la risposta di carattere generale, di quelle puntuali discuteremo con chi è interessato a realizzare questa esperienza, è che:

 

· non esistono "scuole" o "università" che trasferiscano i contenuti dei tentativi che oggi si fanno di dar vita -nella pratica sociale ed all’interno della stessa realtà neo-liberista- a nuove relazioni politico-economiche delle quali è fondamentale capire praticabilità e limiti;

 

· non esistono "scuole" o "università" che spieghino come un popolo possa resistere all’attacco diretto ed indiretto della più grande potenza imperialista.

 

La comprensione, la riflessione e l’elaborazione differenziata di questi punti, non sono oggi un "lusso" ma una necessità che ci viene imposta. L’incontro in Guatemala è un contributo su tutto ciò.

 

alcuni particolari di "concretezza":

i compagni di "Nuevo Horizonte" hanno chiesto un appoggio sia pratico che formativo a medici, paramedici ed esperti di didattica; ma hanno fortemente precisato che invitano qualunque persona che lotti contro e per il superamento del modello neo-liberista a condividere con loro un’esperienza concreta in questa parte del sud del mondo.

La nostra valutazione sul tempo di permanenza minimo per chi voglia venire in Guatemala è di 15-20 giorni.

comunicazione antagonista – Centro di Documentazione di Pistoia

apertura adesioni: CSA Ex-Emerson Firenze; COBAS Firenze; COBAS Pistoia; COBAS Taranto; Centro di Solidarietà Internazionalista Alta Maremma; Spazio Antagonista Newroz Pisa; Collettivo La Realidad, Poggibonsi-Siena; Circolo del PdRC "Serafino Franchi" dell’Antella; Circolo del PdRC "Antonio Gramsci" di Grassina; Circolo del PdRC "Antonio Gramsci" di Vicchio;

 

Il 04 aprile inizieranno a Firenze, all’Ex-Emerson , via Nicolò da Tolentino 19, corsi di lingua hispanoamericana integrati da lineamenti di storia del movimento rivoluzionario guatemalteco.  Firenze, febbraio 2003