Libertà per il compagno Sa’adat

Ahmad Sa’adat, il segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina è stato condannato nel 2008 da una illegittima corte militare israeliana a 30 anni di prigione con l’accusa “essere membro dell’organizzazione illegale Fronte popolare per la liberazione della Palestina, occupare un posto di rilievo nella suddetta organizzazione e per incitamento”, per il suo discorso seguito all’assassinio del precedente segretario del Fronte, Abu Ali Moustafa, ucciso il 27 agosto 2001 mentre si trovava nel suo ufficio a Ramallah con un razzo telecomandato. Continue reading “Libertà per il compagno Sa’adat”

Abbiamo iniziato su queste pagine multimediali il resoconto della brigata tornata dal Libano il 4 settembre scorso e lo intitoleremo: Libano, viaggio della memoria, della condanna e della resistenza..

Il resoconto si sviluppa nel modo in cui si è sviluppato il nostro viaggio ed è del tipo “in presa
diretta” perché alcune pagine sono state scritte mentre si svolgevano i fatti stessi con traduzione
istantanea a volte anche doppia. Si parte da Mar Elìas Camp dove siamo stati ospiti fin da quando
siamo arrivati a Beirut, si prosegue con la visita a Chatila. Qui, a pochi metri dall’entrata del campo,
c’è un luogo recintato da un muro, dove sono state sepolte le vittime del massacro, una fossa
comune. Poi, andando verso il sud del Libano si nota dopo pochi km fuori Beirut il peggioramento
della situazione nel senso che i campi assomigliano sempre più a prigioni circondate dall’esercito
Libanese e chi entra o esce deve passare dai posti di controllo. Man mano che ci avviciniamo al
confine con la Palestina si vedono gli insediamenti Israeliani, verdi, rigogliosi e molto protetti da
recinzioni .muri e armi.Fuori dai confini israeliani tutto è arido e secco. L’acqua è esclusivamente
per Israele.

Si prosegue il nostro viaggio fino a El Kiam, l’ex campo di concentramento sionista, che, dopo la
liberazione dei prigionieri, è stato bombardato dagli stessi israeliani nel tentativo di cancellarne ogni
vergognosa traccia, ma che rimane a disposizione della Memoria grazie all’impegno di chi è
sopravvissuto, come avviene in Europa con gli ex campi di concentramento nazisti, che vengono
messi a disposizione di chi è interessato.

Verso il nord del Libano i campi sono apparentemente in condizioni migliori: le strade inteme
invece di essere larghe un metro e mezzo sono due metri e mezzo. La condizione di “non cittadino”
permane, nel senso che un palestinese non è nessuno, non è cittadino libanese, non ha diritti, non
può lavorare. Dopo aver frequentato le scuole che sono all’intemo dei campi diventa quasi
impossibile continuare gli studi. In pochi riescono ad avere un passaporto.Un popolo cancellato.
Abbiamo terminato il nostro viaggio a Damasco in Siria dove i rifugiati palestinesi hanno gli stessi
diritti dei siriani ma anche lo stesso obbiettivo di tutti i
palestinesi: liberare la Palestina dai
sionisti.

Anche la nostra rabbia è cresciuta giorno dopo giorno, man mano che vivevamo la storia di quei
luoghi, di quel popolo.

Cosi pensavamo di iniziare con questi resoconti una campagna su questo sito: continuare a
pubblicare notizie di contro-informazione, iniziative e anche di approfondimento di quei temi del
viaggio stesso che sono stati solo brevemente toccati.

viaggio nei campi profughi palestinesi in Libano



Oggi martedì 24 agosto un gruppo facente parte delle brigate di solidarietà e per la pace fondate nel 2002 da militanti italiani e veterani delle ex-forze armate ribelli (FAR) del Guatemala partirà dall’Italia alla volta dei campi profughi palestinesi in Libano.

l’intento della spedizione è quello di portare solidarietà ad uno dei popoli più perseguitati del mondo (il popolo palestinese) utilizzando il la pratica della cooperazione “dal basso” ossia un approccio di scambio reciproco di esperienze e idee “in un ottica di superamento delle relazioni capitalistiche” rifiutando in toto quelle che invece sono i progetti della cooperazione internazionale classica, ossia delle cosiddette organizzazioni non governative. Continue reading “viaggio nei campi profughi palestinesi in Libano”

attestato di solidarietà spedito da noi il 26/03/2010 alle rappresentanze degli artisti cubani

El
Pronunciamiento de la UNEAC y de la AHS pone, de manera contundente,
en uno de los basureros de la política y de la moral la nueva
campaña contra Cuba. Continue reading “attestato di solidarietà spedito da noi il 26/03/2010 alle rappresentanze degli artisti cubani”

PER LA LIBERTÀ DI ROBERTO MARTINO!

SOLIDARIETÀ
A LUI ED AI COMPAGNI/E DELL’MTR-FAR!

Alle ore 02:00 di
martedì 4 maggio forze della “sicurezza” argentine hanno fatto
irruzione nella casa dove si rifugiava ROBERTO MARTINO, nella zona
ovest della “Grande Buenos Aires”, arrestandolo. Roberto,
Segretario Generale del “Movimiento Teresa Rodríguez” (MTR) e
dirigente del “Frente de Acción Revolucionaria” (FAR), era
ricercato dal 20 maggio 2009 sulla base di assurde e FALSE accuse che
vanno dalle lesioni, alla tenenza di armi da guerra, alla prepotenza
ideologica (voler imporre le proprie idee con la forza) ed
all’antisemitismo.
Continue reading “PER LA LIBERTÀ DI ROBERTO MARTINO!”

primo contributo BRISOP alla assemblea del “forum Palestina” che si è svolto a Roma

LO
STATO SIONISTA DI ISRAELE CONTRO I POPOLI LATINOAMERICANI.

PREMESSA.

Con questo
sintetico contributo -che in maniera indiretta risponde in parte
anche ad alcune delle “10 domande” sul sionismo formulate lo
scorso anno dal Forum Palestina- vogliamo fissare concreti aspetti
delle politiche criminali che lo Stato sionista di Israele ha
applicato ed applica contro le lotte di emancipazione sociale delle
masse popolari latinoamericane. Continue reading “primo contributo BRISOP alla assemblea del “forum Palestina” che si è svolto a Roma”

su persecuzione a Roberto Martino

Continuano in Argentina le manifestazioni per far cessare la persecuzione
contro Roberto Martino. Il FAR invia la notizia di quella che si svolgerà
oggi a Buenos Aires. Continue reading “su persecuzione a Roberto Martino”

Presidio anti ONG

A FIRENZE, SABATO 05 DICEMBRE 2009
SI È SVOLTO IL PRESIDIO

AI GIARDINETTI DI VIA IL PRATO
(FIRENZE) PER DENUNCIARE:

– IL NEFASTO RUOLO DI GUIDA POLITICA CHE L’USAID HA AVUTO ED HA NELLA
COSIDDETTA COOPERAZIONE CON I POPOLI DEL SUD DEL MONDO.

– LA FUNZIONE PARASSITARIA DELLE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE
(ONG)!

– LO SCIPPO DEI FONDI DELLA COOPERAZIONE AI DANNI DEI LEGITTIMI
DESTINATARI: I MOVIMENTI POPOLARI IN LOTTA! Continue reading “Presidio anti ONG”

Solidarietà del FAR per i fatti di domenica 11 ottobre a Pistoia

REPUDIO DE LA CGI A DETENCIONES DE MILITANTES POPULARES EN ITALIA


A continuación reproducimos el comunicado de la CGI sobre la detención de activistas populares en Italia:

La Coordinadora Guevarista Internacionalista repudia la dentención de militantes de diversas organizaciones populares italianas, entre ellas la Brigada de Solidaridad y por la Paz (integrante de esta CGI) y el allanamiento del Círculo Primero de Mayo de la ciudad de Pistoia, en la región italiana de Toscana, como reacción a los intentos de organización de una Coordinación Regional en contra de las "rondas de vigilancia", dispositivo dispuesto por el gobierno italiano a partir del último "paquetazo de seguridad", con el fin de controlar las barriadas populares y perseguir a trabajadores e inmigrantes.
El pasado domingo 11 de octubre las fuerzas policiales de la División de Investigaciones Generales y Operaciones Especiales (DIGOS) irrumpieron, con un enorme despliegue de efectivos y medios policiales, en una reunión pública que se estaba realizando en el citado Círculo, procediendo al registro de todos los concurrentes, al allanamiento del lugar y a la detención de las veinte personas que participaban del encuentro, de las que tres quedaron detenidas y ocho denunciadas por los mismos cargos que los encarcelados: devastación, saqueo, violencia y lesiones.
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COMUNICATO SUI FATTI REPRESSIVI DI PISTOIA DEL 11.10.2009

Domenica 11 ottobre 2009 nei locali del circolo Primo maggio di Pistoia si è svolta una riunione con la presenza di diverse realtà politiche e sociali della Toscana nell’ambito della proposta di costruzione di un coordinamento regionale contro le ronde introdotte dal pacchetto sicurezza. La riunione era finalizzata ad organizzare un’assemblea regionale a Prato nei primi giorni di novembre per lanciare il coordinamento di cui si allega l’appello. Continue reading “COMUNICATO SUI FATTI REPRESSIVI DI PISTOIA DEL 11.10.2009”