SINTESI DELLA INIZIATIVA DI SOLIDARIET​À CON I PRIGIONIER​I POLITICI PALESTINES​I – PISA 17 aprile 2012

L’iniziativa del “giorno della solidarietà con il prigioniero politico
palestinese” realizzata da Cobas Pubblico Impiego-Pisa, Collettivo 25
Aprile, Unione Democratica Arabo Palestinese-Toscana (UDAP),
Associazione di Amicizia Italia-Cuba del Circolo “Camilo
Cienfuegos”-Pisa, Brigate di Solidarietà e per la Pace (BRISOP), è
stata definita come il primo passo di un percorso che, sulla base
della congiuntura economica e politica che le classi subalterne vivono
quotidianamente, contribuisca alla ripresa della “battaglia delle
idee” per costruire solidarietà internazionalista, solidarietà di
classe, progetto di superamento del capitalismo. È infatti sin troppo
evidente come la strategia che il capitale finanziario globalizzato
implementa per cancellare i diritti e la libertà delle masse
lavoratrici europee sia strettamente coniugata a quella che applica
attraverso la presenza dello Stato sionista contro i popoli dell’area
Medio Orientale e specificatamente contro quello palestinese.
Queste conclusioni generali sono state sostanziate attraverso i
contributi dei distinti compagni/e presenti, che a seguito
sintetizziamo estremamente.

• Il compagno dei Cobas ha appunto focalizzato l’aspetto
contemporaneamente specifico e generale dell’iniziativa di
solidarietà, in qualche modo anche “nuova” perché prodotta dai fattori
complessivi di crisi capitalistica che conosciamo e che fissano una
situazione di potenziale forte scontro di classe. È in questo contesto
che l’iniziativa va vista come un primo passo di un articolato
percorso.

• Il compagno palestinese dell’UDAP ha sottolineato l’importanza di
produrre solidarietà con i prigionieri politici palestinesi che, in
condizioni carcerarie subumane, hanno deciso di ribellarsi
innanzitutto al silenzio che è calato sulla loro condizione e sulla
loro giusta lotta. I prigionieri politici sono di fatto riconosciuti
come avanguardie di un popolo che è a sua volta prigioniero,
prigioniero del sionismo e del contesto internazionale che lo appoggia
contro il diritto stabilito. La lotta per la libertà dei prigionieri
s’inserisce sì nella lotta per la nazione palestinese ma anche nel più
generale progetto anticapitalista ed antimperialista. Il contesto
della Regione Medio Orientale e Nordafricana è quello di nascenti
ribellioni popolari che i sionisti ed il capitale finanziario
globalizzato vogliono fermare; in questo quadro va vista la spinta
imperialista per aggredire la Siria e per questo occorre schierarsi.
Il compagno palestinese si è detto convinto della necessità di una
qualche iniziativa a favore del popolo siriano e ha indicato alcuni
passi che potrebbero essere opportuni.

• Le BRISOP hanno dichiarato la totale condivisione dell’impostazione
generale data alla iniziativa ed hanno sottolineato come occorra
impegnarsi per la riuscita della commemorazione della Naqba, attività
durante la quale si realizzerà un collegamento video-audio tra
Organizzazioni popolari dell’America Latina e i compagni palestinesi
che darà anche un senso fisico alla lotta che non ha ormai più
frontiere e che pone il problema di una società socialista. Le BRISOP
hanno inoltre affermato di concordare con la necessità di realizzare
forme di solidarietà con il popolo siriano e denunciare
contemporaneamente le insostenibili menzogne dei media italiani; su
questo tema propongono un apporto collettivo e hanno presentato una
ipotesi di appello

• Il “Camilo Cienfuegos” e “25 Aprile” hanno affermato che i tempi
sono maturi per “rimettere sul tavolo” la necessità di superamento del
capitalismo e concordano sulla necessità di schierarsi
sull’aggressione imperialista alla Siria (ben al di là del falso
problema circoscritto su Assad) ricordando che le menzogne mediatiche
focalizzate ora su questa nazione riguardano in modo ugualmente
importante anche Cuba e l’America Latina.

CONCLUDENDO I COMPAGNI/E PRESENTI ASSUMONO:

– di rafforzare l’impegno perché la commemorazione del giorno della
Naqba sia pubblicizzata quanto possibile e sia utilizzata la presenza
virtuale di Organizzazioni rivoluzionarie per iniziare uno scambio
sulle situazioni, sulle necesità e sulle prospettive;

– di sviluppare la riflessione politica ed operativa sulla costruzione
di una missione di solidarietà con il popolo siriano (in Siria) nei
prossimi mesi, focalizzando in un sit-in all’ambasciata di questa
nazione a Roma un passaggio importante per stabilirne concretamente il
percorso e gli incontri.

La chiusura della serata è stata centrata sulla

lettura di due documenti: uno del Fronte di
Azione Rivoluzionaria argentino e l’altro del Movimento Rivoluzionario
Orientale sul ruolo reazionario e criminale svolto dal sionismo contro
le lotte popolari dei rispettivi paesi