CONTRO OGNI REVISIONISMO! SOLIDARIETA’ AD ALESSANDRA KERSEVAN

Nei gravissimi fatti di aggressione fisica e di terrorismo politico che i fascisti hanno ormai preso a realizzare con incontrastata continuità, si annovera l’ennesima provocazione neonazista applicata ai danni dell’ANPI e della storica Aleksandra Kersevan per una iniziativa da loro sviluppata a Giavera del Montello (Treviso) per dimostrare la falsità del revisionismo storico che vorrebbe utilizzare le cosiddette “foibe” come merce antipopolare e antiresistenziale. Naturalmente questa offensiva della destra eversiva non è casuale e ancora una volta occorre leggerla attraverso una analisi di classe nel contesto della specificità della soluzione che una parte del capitalismo italiano vorrebbe dare alla crisi sistemica che lo attanaglia. Con estrema convinzione inviamo la nostra totale solidarietà all’ANPI e ad Aleksandra Kersevan.

Sebbene possa ormai sembrare ridicolo appellarsi alla Costituzione italiana, resta un fatto come essa preveda esplicitamente la proibizione del risorgere di organizzazioni fasciste, sotto qualunque forma, in relazione alla tragedia storica -questa sì reale a differenza di quella delle cosiddette “foibe”- che il fascismo ha gettato sulle spalle delle masse popolari italiane. Questo mandato va realizzato. Sebbene la Carta Costituzionale non preveda direttamente il diritto di resistenza, il suo “spirito” ha comunque polarizzato il derivato Ordinamento giuridico che nel suo articolo 51 esclude la punibilità dei fatti compiuti nello “esercizio o adempimento di un dovere” legati al mandato Costituzionale stesso. L’improrogabile lavoro politico territoriale di memoria e di denuncia storica del ruolo passato e soprattutto attuale del fascismo può, insieme all’unione Antifascista, essere in grado di assolvere a questa elementare necessità delle classi lavoratrici.

 


dalla Toscana: Brigate di Solidarietà e per la Pace – Circolo 25 aprile